FIRMATA LA CONVENZIONE TRA L’ORGANISMO DI COMPOSIZIONE DELLA CRISI “DIRITTI DEL DEBITORE” E LA “FONDAZIONE Ss. MAMILIANO E ROSALIA” DI PALERMO

Nell’ottica di una sempre maggiore attenzione ai problemi di coloro che si trovano in stato di sovraindebitamento e al fine di contrastare il fenomeno dell’usura, il 7 dicembre 2023, è stata firmata dal Dr. Luigi Romano, referente dell’OCC “Diritti del Debitore” di Palermo, e dal Dr. Vittorio Alfisi, Presidente della Fondazione Ss. Mamiliano e Rosalia di Palermo una Convenzione per una più stringente collaborazione.

A tal fine:

  • L’O.C.C., qualora ritenesse di non dover intervenire ricorrendo alla legge 3 del 2012, potrà indirizzare alla Fondazione tutte le persone che, entrate in contatto con la propria organizzazione, abbiano difficoltà economico-finanziarie e possano usufruire dei servizi della Fondazione. Le persone indicate dall’O.C.C. saranno ascoltate per verificare se sono presenti le condizioni per un intervento nei loro confronti, al fine di facilitarne l’accesso alla concessione di credito dalle banche convenzionate, altrimenti precluso, attraverso un prestito chirografario o un mutuo ipotecario. La Fondazione opererà tramite la prestazione di garanzie utilizzando i fondi del Ministero dell’Economia e delle Finanze, secondo quanto disposto dalla Legge 108/96. La Fondazione potrà fornire, dietro richiesta, anche eventuali consulenze su argomenti che riguardano le procedure bancarie e di accesso al credito.
  • La Fondazione potrà esaminare la possibilità di intervenire nei confronti delle persone che avranno omologato il “piano di ristrutturazione del debito” dal giudice competente, facendogli richiedere un finanziamento alle banche convenzionate con la stessa Fondazione, fornendo propria garanzia utilizzando i fondi dello Stato assegnatigli, per corrispondere ai creditori in unica soluzione l’importo stabilito da giudice, sempre che esista il rischio di accedere a credito illegale.                                                            
  • L’O.C.C. ascolterà le persone che saranno presentate dalla Fondazione per valutare la possibilità di un intervento si sensi della legge 3 del 2012. La stessa Fondazione potrà raccogliere, nel rispetto della privacy, i dati personali e quelli relativi alla situazione debitoria, potendo anche predisporre una relazione riepilogativa da fornire all’O.C.C. Sarà cura da parte dell’O.C.C. una continua verifica sull’attività dei vari gestori della crisi assegnati alle persone e riferire periodicamente alla Fondazione gli aggiornamenti relativi al percorso dell’istruttoria, fornendo appositi report.
  • Le parti potranno organizzare congiuntamente eventi quali convegni, campagne, giornate dedicate alla legalità, all’educazione finanziaria, alla propensione al risparmio e al sano investimento delle risorse finanziarie, al contrasto all’usura, all’azzardo, a far conoscere l’esistenza dell’O.C.C., della Fondazione e delle loro attività, a divulgare la legge 3 del 2012 sul sovraindebitamento e le modalità procedurali cui ricorrere per l’utilizzo e a quant’altro ritengano necessario organizzare di comune accordo, secondo i dettami delle proprie reciproche attività istituzionali.

 

 

CONVEGNO NAZIONALE DELLA CONSULTA ANTIUSURA SAN GIOVANNI PAOLO II

CONVEGNO

NEL NUOVO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO

L’AZZARDO ANTICAMERA DELL’USURA

LE FONDAZIONI ANTIUSURA A SOSTEGNO DELLA PREVENZIONE

Palermo, 11 novembre 2023

Nella sala Cardinale Lavitrano del prestigioso Palazzo Arcivescovile di Palermo si è tenuto il Convegno organizzato dalla Consulta Nazionale Antiusura S. Giovanni Paolo II con la collaborazione della Fondazione Ss. Mamiliano e Rosalia.

Preceduto dalla Celebrazione Eucaristica in Cattedrale presieduta dall’Arcivescovo Metropolita di Palermo, Mons. Corrado Lorefice e da un momento di preghiera davanti alla tomba del Beato Don Pino Puglisi, il Convegno ha visto come relatori il Prof. Maurizio Fiasco, sociologo consulente della stessa Consulta, del Cav. Filippo Torreggiani, consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, e del Dott. Aniello Baselice, medico psicoterapeuta del Dipartimento Dipendenze ASL di Salerno.

Al convegno hanno partecipato autorità civili e militari fra i quali il dott. Vincenzo Vincifora, in rappresentanza del Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, il prof. Roberto Lagalla, Sindaco di Palermo, il Presidente f.f. della sezione fallimentare  dott. Giuseppe Rini, in rappresentanza del Presidente del Tribunale di Palermo, la dott.ssa Maria Baratta in rappresentanza della Prefettura di Palermo, il tenente colonnello dei Carabinieri dott. Salvino Macli, in rappresentanza del Comandante Provinciale,  il commissario capo dott.ssa Ilaria Pedone, in rappresentanza del Questore di Palermo, il capitano della Guardia di Finanza dott. Matteo De Gasperis, in rappresentanza del Comandante Provinciale; sono stati presenti numerosi presidenti e volontari delle 34 Fondazioni Italiane.

Il Prof. Fiasco ha evidenziato – tra l’altro – come la situazione attuale somiglia molto a quella della congiuntura del 1992 che poi si è riprodotta – sia pure in termini minori – negli anni 2012 – 2013. Come allora c’è un taglio evidente dei redditi dovuto all’inflazione, alla decrescita del valore degli immobili e un repentino aumento dei tassi di interessi. Tutto ciò sta provocando “un’impennata dei casi d’insolvenza irrecuperabile (sovraindebitamento, in termini tecnici) e si sviluppa il rischio di usura, che riguarda le famiglie e molte piccole imprese. Alle 205mila unità d’abitazione all’inizio del 2020 pronte per le aste, fatte iscrivere dai creditori e dai fondi speculativi che avevano rilevato i ‘crediti deteriorati’, se ne sono aggiunte 126mila nel 2021 e almeno 135mila nell’ultimo anno. L’emergenza è destinata ad aggravarsi per il ritorno – come riflesso delle nuove guerre – di due mostri, che sembravano da otto anni scomparsi: l’alta inflazione e gli alti tassi d’interesse”. In queste condizioni – ha concluso il prof. Fiasco – l’usura (alimentata anche dal gioco d’azzardo) e la speculazione delinquenziale sono incentivate dalla tragedia interna e internazionale. Ma occorre far tesoro dell’esperienza passata di fronteggiamento. In 25 anni d’impegno, le Fondazioni antiusura hanno dispiegato una dottrina, cioè un apostolato, di grande competenza ed efficacia, per contrastare la morsa dei debiti sulle persone e per restituire alle famiglie la sovranità sull’esistenza, per l’appunto minacciata dal credito aggressivo e usurario.

Per il Cav. Torreggiani “è divenuto improcrastinabile rendere i processi di tutela della salute in primis, vigilanza, regolamentazione, controllo e repressione sempre più funzionali ed ordinati con l’obiettivo di garantire legalità all’intero sistema. Non di meno giova rammentare che il fenomeno concorre, peraltro a produrre quella che è anche definita ‘povertà indotta’. Uno sviluppo corretto, equilibrato e sostenibile di un mercato in continua evoluzione, passa necessariamente da un apparato che ne garantisce legalità, efficienza della vigilanza e controlli che lo Stato deve assicurare”.

Nel suo intervento il Dott. Baselice ha evidenziato come negli ultimi decenni si è assistito a un’evoluzione del concetto di dipendenza: se prima, con questo termine, si faceva riferimento prevalentemente a un disturbo legato all’uso di alcol o sostanze, con il passare degli anni, le esperienze che possono essere al centro di una dipendenza sono aumentate fino ad arrivare a comprendere tutta una serie di comportamenti che non hanno a che fare con l’uso di una sostanza ma che comunque interferiscono con il sistema nervoso, l’equilibrio neurochimico e con vari aspetti della vita della persona. Le tipologie più diffuse di nuove dipendenze comportamentali sono:

  • Tecno dipendenze: internet, smartphone, giochi on-line, social-network e pornografia on-line;
  • gioco d’azzardo patologico;
  • shopping compulsivo;
  • dipendenza affettiva;
  • dipendenza dal lavoro;
  • dipendenza da attività fisica;
  • dipendenza dal mangiare sano e naturale.

Il Dott. Baselice ha infine sottolineato la presenza di una relazione tra tre comportamenti patologici, nel caso di gioco d’azzardo e shopping compulsivo e nel caso di shopping compulsivo e accumulo compulsivo. Sono state, infatti, rilevate una forte correlazione tra comportamento di gioco d’azzardo patologico e comportamento di shopping compulsivo e delle differenze significative tra giocatori non patologici e giocatori patologici negli indici inerenti all’acquisizione compulsiva (più alti nei giocatori patologici).

Nelle conclusioni l’Arcivescovo Lorefice ha tratto numerose citazioni dagli scritti di don Puglisi. “Don Pino ci dona le sue 3P: preghiera, poveri e presbiterio. Ci viene chiesto di ascoltare le sofferenze delle persone, stare dentro la vita dei poveri. Sentire il profumo della sofferenza, soprattutto dei piccoli. La passione morale e la compassione cristiana devono guidare le nostre intenzionalità, a salvaguardia dell’umanità e della dignità delle persone schiacciate dall’azzardo e dall’usura. Urge un’assunzione di responsabilità collettiva nei confronti dell’azzardo che foraggia le tasche degli usurai. L’usura è un peccato sociale. Come la mafia, è strutturato, nasconde volti e persone, fino a creare una struttura di peccato e ingiustizie sociali. Mettiamoci insieme. Anche questo ci chiede la sinodalità della Chiesa”.

In chiusura il Presidente della Consulta Nazionale ha evidenziato come “oggi abbiamo riconosciuto come i fenomeni dell’usura e dell’azzardo si siano modificati nel tempo rispetto a quando li abbiamo incontrati per la prima volta, intorno agli anni Novanta. Per tale ragione, dobbiamo affrontarli con competenza, per riconoscerli e attrezzarci con nuovi strumenti per contrastarli. C’è bisogno di un’alleanza tra tutti coloro che possono giocare un ruolo nella prevenzione e nella cura dei dipendenti da azzardo: istituzioni, imprese, Terzo settore. Solo con un approccio integrato culturale, sanitario, sociale, educativo si possono ristabilire priorità e nuovi modelli di educazione che vedano l’uomo in tutte le sue dimensioni. Non possiamo continuare ad assistere passivamente che i nostri giovani, per un’appartenenza calcistica, siano adescati dall’azzardo e dalle dipendenze patologiche. L’ascolto e la lettura della realtà devono portarci a mettere insieme le esperienze che ciascuno riesce a mettere in campo, per un’assunzione di responsabilità comune”.

 

 

 

 

ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA CONSULTA NAZIONALE ANTIUSURA

Venerdì 10 novembre a Palermo si è riunita l’assemblea dei Presidenti delle 34 Fondazioni antiusura che fanno capo alla Consulta Nazionale S. Giovanni Paolo II.

Sono stati riconfermati il Presidente uscente Dr. Luciano Gualzetti (della Fondazione di Milano) e i Consiglieri Don Basilio Gavazzeni (della Fondazione di Matera), Dott. Giustino Trincia (della Fondazione di Roma) e dott. Daniele Acampora della Fondazione di Castellammare di Stabia). E stato altresì eletto il quinto consigliere nella persona di Don Marco Lai (della Fondazione di Cagliari).

Infine è stato eletto Segretario della Consulta il Dr. Francesco Furnari, Vice Presidente della nostra Fondazione.

Da sinistra: Furnari, Trincia, Gualzetti, Gavazzeni, Lai, Acampora

 

 

Gualzetti (Presidente della Consulta Nazionale Antiusura) su emergenza Emilia Romagna: “la solidarietà agli alluvionati con le risorse dell’azzardo sposterà solo la povertà da una parte all’altra dell’economia e del Paese”

Dichiarazione del Presidente della Consulta Nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II, Luciano Gualzetti,

in merito al decreto legge approvato dal Governo, che tra gli interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali, ai fini della copertura finanziaria degli stanziamenti, autorizza fino al 31 dicembre l’Agenzia delle dogane e dei monopoli a effettuare estrazioni straordinarie del Lotto e del Superenalotto.

Il Governo italiano continua a considerare l’azzardo un comparto economico fondamentale dell’economia del Paese, a tal punto che ricorre a queste fonti per reperire ulteriori risorse da destinare alle popolazioni colpite dalle inondazioni. Le risorse di solidarietà per le famiglie italiane, che hanno pagato con la casa, gli affetti, la dignità, la vita, non possono essere frutto di un circuito che produce indebitamento, usura, criminalità, patologie psico-fisiche, licenziamenti, fallimenti. E che induce gli impoveriti a cercare nell’azzardo la soluzione ai propri problemi economici. In questi anni i Governi che si sono succeduti non hanno mai messo mano a una riforma sostanziale del settore che metta al primo posto la salute dei cittadini di natura costituzionale, rispetto a far cassa o agli interessi dei privati, riducendo l’offerta e il consumo dell’azzardo. È accertato che le entrate fiscali negli anni sono diminuite rispetto alla spesa e ai profitti delle aziende, che sono in aumento. La solidarietà agli alluvionati con le risorse dell’azzardo rischia di alimentare un ciclo vizioso che sposterà solo la povertà da una parte all’altra dell’economia e del Paese, senza mai porre il punto fine. E tutto questo, non solo ha poco di solidale, ma non è degno di un Paese civile e democratico.

 

 

VENTENNALE DELLA COSTITUZIONE DELLA FONDAZIONE Ss. MAMILIANO E ROSALIA (2003-2023)

PRESENTI DA VENT’ANNI SUL TERRITORIO

I primi vent’anni di vita della Fondazione Ss. Mamiliano e Rosalia sono stati ricordati nel pomeriggio di sabato 25 febbraio con un evento che si è svolto nella sala conferenze del prestigioso Palazzo del Seminario in via Incoronazione a Palermo.

Dopo il saluto del Presidente Dr. Vittorio Alfisi, sono intervenuti l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice, il Prefetto di Palermo Dr.ssa Maria Teresa Cucinotta e, in rappresentanza del Sindaco di Palermo, l’Assessore Dr.ssa Antonella Tirrito.

Dr. Vittorio Alfisi (Presidente della Fondazione)

L’Arcivescovo ha evidenziato che quanto fatto e fa la Fondazione è “un lavoro importante, come è importante il dramma di tante famiglie che rischiano di perdere la casa per gioco d’azzardo o per attività non andata bene. È un’altra forma per stare vicino alla gente: in vent’anni tante persone sono rinate grazie a questo supporto. Giornate come questa”, ha proseguito Don Corrado, “sono un sostegno prezioso per Palermo, dove c’è ancora spazio per una cittadinanza che si assuma la responsabilità del volto dell’altro”. L’Arcivescovo ha concluso ricordando che la Fondazione ha una impronta cristiana e quindi si ispira all’esempio del buon Samaritano, che è Gesù, che volge lo sguardo al prossimo in difficoltà. L’attività della Fondazione è quindi “Vangelo vissuto”.

S. Ecc. Mons. Corrado Lorefice (Arcivescovo di Palermo)

La dottoressa Maria Teresa Cucinotta, nel suo intervento, ha evidenziato la necessità della denuncia per spezzare quel circolo vizioso di accondiscendenza che spesso degenera in omertà. “L’usura”, ha insistito il Prefetto, “è un reato personale, quindi senza la denuncia non può essere perseguito”. Ha infine elogiato l’Arcivescovo di Palermo per il coraggio dimostrato nel prendere decisioni scomode e per avere messo a punto protocolli a garanzia della legalità.

Dr.ssa Maria Teresa Cucinotta (Prefetto di Palermo)

Il dr. Alfisi ha ripercorso poi i venti anni trascorsi, ricordando le tappe significative della Fondazione sia dal punto di vista dell’azione di ascolto, di istruzione delle pratiche a garanzia dei finanziamenti sia pure per l’opera di educazione alla legalità e al corretto uso del denaro realizzata attraverso numerosi convegni e incontri. “La Fondazione Ss. Mamiliano e Rosalia opera da venti anni in Sicilia” – ha proseguito il Presidente della Fondazione – “utilizzando i fondi affidati dallo Stato ai sensi della legge 108 del 1996 a garanzia di finanziamenti con banche convenzionate. Così ha potuto assicurare ad un gran numero di famiglie la possibilità di uscire dal tunnel del sovraindebitamento. In questi ultimi tempi sono aumentate le difficoltà di utilizzo dei Fondi statali e ora si rende sempre più necessario accompagnare gli assistiti presso O.C.C. per l’utilizzo della legge 3 del 2012. L’intesa, già ben sperimentata con Banca Mediolanum, potrà permettere un più facile accesso all’utilizzo di questa normativa”.

Un assistito della Fondazione ha dato una sua testimonianza sull’aiuto ricevuto in Fondazione, ricordando la sua condizione di qualche anno fa quando, a causa della perdita di lavoro, ha vissuto con tutta la famiglia momenti drammatici, superati grazie al sostegno della Fondazione. Ciò gli ha permesso di riflettere sul brano del Vangelo che narra della tempesta sedata da Gesù. Ha paragonato la sua situazione a quella dei discepoli sulla barca in tempesta mentre Gesù dormiva.

Il dr. Giovanni Pirovano, Presidente della Banca Mediolanum e membro del Comitato di Presidenza di ABI con delega all’innovazione e alla sostenibilità, ha sostenuto la necessità che le banche tornino ad ascoltare il territorio e a svolgere un ruolo sociale nel contrasto all’usura, facilitando l’inclusione finanziaria di famiglie “non bancabili”. Evidenzia come Banca Mediolanum, alla luce di recenti documenti vaticani, ha creato un prodotto chiamato “Prestito di Soccorso”, un finanziamento garantito dalle Fondazioni antiusura distribuite in quasi tutte le regioni italiane, “mezzo valido e concreto di supporto, un processo di indebitamento responsabile che può aiutare il soggetto a rientrare a pieno titolo nel circolo virtuoso della vita, restituendogli la dignità civica e sociale”, come ha sintetizzato il Dr. Pirovano.

Il Presidente di Mediolanum ha poi presentato una nuova convenzione con la Fondazione di Palermo, la prima che viene stipulata in Italia tra una banca e una fondazione. Con la sottoscrizione dell’accordo, Banca Mediolanum mette a disposizione della Fondazione Ss. Mamiliano e Rosalia, una linea di credito rotativa, per erogare prestiti rateali per sostenere i costi per accedere alla procedura indicata dalla legge 3 del 2012, finalizzata a pagare parte dei debiti e di stralciarne i rimanenti. La legge infatti prevede il coinvolgimento di un O.C.C. (Organismo di Composizione della Crisi da sovraindebitamento) che, tramite un gestore incaricato, supporta il consumatore nell’analizzare la situazione debitoria e presentare al giudice una proposta di piano di ristrutturazione ed esecuzione ai creditori.

L’intervento dell’O.C.C. prevede un costo per le spese tecnico legali che i soggetti potrebbero difficilmente sostenere da soli.

Contestualmente è stato firmato il rinnovo triennale della convenzione denominata “Prestito di Soccorso” sottoscritta nel 2019.

Dr. Vittorio Alfisi (Presidente della Fondazione ) – Dr. Giovanni Pirovano (Presidente Banca Mediolanum)

L’intervento del Dr. Luciano Gualzetti, Presidente della Consulta Nazionale delle Fondazioni Antiusura, della Fondazione San Bernardino di Milano e Direttore della Caritas Ambrosiana, verte sull’importanza dell’impegno sul fronte educativo e della necessità di tenere conto delle specifiche realtà territoriali e di non prospettare interventi standardizzati.

Dr. Luciano Gualzetti (Presidente Consulta Nazionale Antitusura)

Il Commissario Straordinario del Governo per il Coordinamento delle Iniziative Antiracket e Antiusura Prefetto Maria Grazia Nicolò ha ribadito la necessità delle denunzie per coloro che sono vittime dell’usura e ha evidenziato le possibili soluzioni previste dalla vigente normativa per aiutare sia le famiglie sovraindebitate che quelle usurate che hanno denunziato.

Dr.ssa Maria Grazia Nicolò (Commissario Straordinario del Governo per il Coordinamento delle Iniziative Antiracket e Antiusura)

A conclusione i docenti della Lumsa di Palermo, Prof.ssa Anna Minà e Pietro Virgadamo, hanno  insistito sulle difficoltà che le famiglie sovraindebitate incontrano nel rompere il silenzio e chiedere aiuto. Infine alla Dr.ssa Claudia Di Francesco vincitrice, per la tesi sul sovraindebitamento, del Premio Giovanni D’Anna, è stato consegnato l’assegno e una targa ricordo.

 

 

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