CONVEGNO
NEL NUOVO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO
L’AZZARDO ANTICAMERA DELL’USURA
LE FONDAZIONI ANTIUSURA A SOSTEGNO DELLA PREVENZIONE
Palermo, 11 novembre 2023
Nella sala Cardinale Lavitrano del prestigioso Palazzo Arcivescovile di Palermo si è tenuto il Convegno organizzato dalla Consulta Nazionale Antiusura S. Giovanni Paolo II con la collaborazione della Fondazione Ss. Mamiliano e Rosalia.
Preceduto dalla Celebrazione Eucaristica in Cattedrale presieduta dall’Arcivescovo Metropolita di Palermo, Mons. Corrado Lorefice e da un momento di preghiera davanti alla tomba del Beato Don Pino Puglisi, il Convegno ha visto come relatori il Prof. Maurizio Fiasco, sociologo consulente della stessa Consulta, del Cav. Filippo Torreggiani, consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, e del Dott. Aniello Baselice, medico psicoterapeuta del Dipartimento Dipendenze ASL di Salerno.
Al convegno hanno partecipato autorità civili e militari fra i quali il dott. Vincenzo Vincifora, in rappresentanza del Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, il prof. Roberto Lagalla, Sindaco di Palermo, il Presidente f.f. della sezione fallimentare dott. Giuseppe Rini, in rappresentanza del Presidente del Tribunale di Palermo, la dott.ssa Maria Baratta in rappresentanza della Prefettura di Palermo, il tenente colonnello dei Carabinieri dott. Salvino Macli, in rappresentanza del Comandante Provinciale, il commissario capo dott.ssa Ilaria Pedone, in rappresentanza del Questore di Palermo, il capitano della Guardia di Finanza dott. Matteo De Gasperis, in rappresentanza del Comandante Provinciale; sono stati presenti numerosi presidenti e volontari delle 34 Fondazioni Italiane.
Il Prof. Fiasco ha evidenziato – tra l’altro – come la situazione attuale somiglia molto a quella della congiuntura del 1992 che poi si è riprodotta – sia pure in termini minori – negli anni 2012 – 2013. Come allora c’è un taglio evidente dei redditi dovuto all’inflazione, alla decrescita del valore degli immobili e un repentino aumento dei tassi di interessi. Tutto ciò sta provocando “un’impennata dei casi d’insolvenza irrecuperabile (sovraindebitamento, in termini tecnici) e si sviluppa il rischio di usura, che riguarda le famiglie e molte piccole imprese. Alle 205mila unità d’abitazione all’inizio del 2020 pronte per le aste, fatte iscrivere dai creditori e dai fondi speculativi che avevano rilevato i ‘crediti deteriorati’, se ne sono aggiunte 126mila nel 2021 e almeno 135mila nell’ultimo anno. L’emergenza è destinata ad aggravarsi per il ritorno – come riflesso delle nuove guerre – di due mostri, che sembravano da otto anni scomparsi: l’alta inflazione e gli alti tassi d’interesse”. In queste condizioni – ha concluso il prof. Fiasco – l’usura (alimentata anche dal gioco d’azzardo) e la speculazione delinquenziale sono incentivate dalla tragedia interna e internazionale. Ma occorre far tesoro dell’esperienza passata di fronteggiamento. In 25 anni d’impegno, le Fondazioni antiusura hanno dispiegato una dottrina, cioè un apostolato, di grande competenza ed efficacia, per contrastare la morsa dei debiti sulle persone e per restituire alle famiglie la sovranità sull’esistenza, per l’appunto minacciata dal credito aggressivo e usurario.
Per il Cav. Torreggiani “è divenuto improcrastinabile rendere i processi di tutela della salute in primis, vigilanza, regolamentazione, controllo e repressione sempre più funzionali ed ordinati con l’obiettivo di garantire legalità all’intero sistema. Non di meno giova rammentare che il fenomeno concorre, peraltro a produrre quella che è anche definita ‘povertà indotta’. Uno sviluppo corretto, equilibrato e sostenibile di un mercato in continua evoluzione, passa necessariamente da un apparato che ne garantisce legalità, efficienza della vigilanza e controlli che lo Stato deve assicurare”.
Nel suo intervento il Dott. Baselice ha evidenziato come negli ultimi decenni si è assistito a un’evoluzione del concetto di dipendenza: se prima, con questo termine, si faceva riferimento prevalentemente a un disturbo legato all’uso di alcol o sostanze, con il passare degli anni, le esperienze che possono essere al centro di una dipendenza sono aumentate fino ad arrivare a comprendere tutta una serie di comportamenti che non hanno a che fare con l’uso di una sostanza ma che comunque interferiscono con il sistema nervoso, l’equilibrio neurochimico e con vari aspetti della vita della persona. Le tipologie più diffuse di nuove dipendenze comportamentali sono:
- Tecno dipendenze: internet, smartphone, giochi on-line, social-network e pornografia on-line;
- gioco d’azzardo patologico;
- shopping compulsivo;
- dipendenza affettiva;
- dipendenza dal lavoro;
- dipendenza da attività fisica;
- dipendenza dal mangiare sano e naturale.
Il Dott. Baselice ha infine sottolineato la presenza di una relazione tra tre comportamenti patologici, nel caso di gioco d’azzardo e shopping compulsivo e nel caso di shopping compulsivo e accumulo compulsivo. Sono state, infatti, rilevate una forte correlazione tra comportamento di gioco d’azzardo patologico e comportamento di shopping compulsivo e delle differenze significative tra giocatori non patologici e giocatori patologici negli indici inerenti all’acquisizione compulsiva (più alti nei giocatori patologici).
Nelle conclusioni l’Arcivescovo Lorefice ha tratto numerose citazioni dagli scritti di don Puglisi. “Don Pino ci dona le sue 3P: preghiera, poveri e presbiterio. Ci viene chiesto di ascoltare le sofferenze delle persone, stare dentro la vita dei poveri. Sentire il profumo della sofferenza, soprattutto dei piccoli. La passione morale e la compassione cristiana devono guidare le nostre intenzionalità, a salvaguardia dell’umanità e della dignità delle persone schiacciate dall’azzardo e dall’usura. Urge un’assunzione di responsabilità collettiva nei confronti dell’azzardo che foraggia le tasche degli usurai. L’usura è un peccato sociale. Come la mafia, è strutturato, nasconde volti e persone, fino a creare una struttura di peccato e ingiustizie sociali. Mettiamoci insieme. Anche questo ci chiede la sinodalità della Chiesa”.
In chiusura il Presidente della Consulta Nazionale ha evidenziato come “oggi abbiamo riconosciuto come i fenomeni dell’usura e dell’azzardo si siano modificati nel tempo rispetto a quando li abbiamo incontrati per la prima volta, intorno agli anni Novanta. Per tale ragione, dobbiamo affrontarli con competenza, per riconoscerli e attrezzarci con nuovi strumenti per contrastarli. C’è bisogno di un’alleanza tra tutti coloro che possono giocare un ruolo nella prevenzione e nella cura dei dipendenti da azzardo: istituzioni, imprese, Terzo settore. Solo con un approccio integrato culturale, sanitario, sociale, educativo si possono ristabilire priorità e nuovi modelli di educazione che vedano l’uomo in tutte le sue dimensioni. Non possiamo continuare ad assistere passivamente che i nostri giovani, per un’appartenenza calcistica, siano adescati dall’azzardo e dalle dipendenze patologiche. L’ascolto e la lettura della realtà devono portarci a mettere insieme le esperienze che ciascuno riesce a mettere in campo, per un’assunzione di responsabilità comune”.