È TORNATO ALLA CASA DEL PADRE, MONS. ALBERTO D’URSO, PRESIDENTE EMERITO DELLA CONSULTA NAZIONALE ANTIUSURA

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È stato, con P. Massimo Rastrelli S.I., l’artefice dell’approvazione della legge 108 del 1996, con la quale è stato dato un significativo impulso alla lotta contro l’usura.

Grazie a questa legge lo Stato, tra l’altro, ha messo a disposizione delle Fondazioni Antiusura di tutta Italia le somme necessarie per garantire prestiti a coloro che non hanno alcuna possibilità di essere sostenuti dal sistema bancario e finanziario.

Sempre con P. Rastrelli ha poi creato la Consulta Nazionale delle Fondazioni Antiusura di ispirazione cristiana di cui è stato il Segretario e il Presidente per essere infine nominato Presidente Emerito.

La Fondazione Ss. Mamiliano e Rosalia, con gli Amministratori, il Revisore, i Tutor volontari e i dipendenti, ringraziano il Signore per avercelo dato e si uniscono alle preghiere per l’anima benedetta.

“Con la pandemia cresciuto il disagio sociale: più rischio di cadere nell’usura”. Intervista al Dr. Vittorio Alfisi, Presidente della Fondazione Ss. Mamiliano e Rosalia

“Con la pandemia cresciuto il disagio sociale: più rischio di cadere nell’usura”.

di Serena Termini

in Redattore Sociale  –  Economia – 27 giugno 2022

La Fondazione Antiusura Ss. Mamiliano e Rosalia in Sicilia aiuta persone e famiglie con gravi stati di indebitamento. In un anno aiutati circa 30 nuclei

PALERMO – Accompagnare persone e famiglie verso l’uscita da gravi situazioni di indebitamento economico affinchè possano riprendere una vita “normale”. È questo il fine della Fondazione Antiusura Ss. Mamiliano e Rosalia di Palermo. A parlare del servizio è il presidente Vittorio Alfisi.

Quando è nata la Fondazione Antiusura Santi Mamiliano e Rosalia?

È nata nel 2003 nel periodo in cui operò il cardinale Salvatore De Giorgi. I primi fondi li ha ricevuti  dal Ministero del Tesoro nel 2007 per potere iniziare la sua attività di servizio alla città. Ormai abbiamo quasi vent’anni di esperienza sul campo ma, fin da subito, siamo partiti con numeri significativi. Negli anni abbiamo avuto la possibilità di avere uno spaccato sociale significativo della situazione siciliana. Pur avendo, infatti la nostra sede a Palermo, abbiamo operato in tutta la Sicilia.

Qual è la mission?

A partire dal suo statuto, la finalità principale è quella di aiutare principalmente le persone e le famiglie che sono finite nel dramma dell’usura. Negli anni, però, il nostro raggio di azione si è molto ampliato perché abbiamo sostenuto, in vario modo, tante persone con gravi stati di indebitamento dovuti alle motivazioni più diverse. In prima battuta rispondendo in chiave preventiva per evitare le conseguenze peggiori a coloro che si trovano in gravi difficoltà economiche che sono usciti fuori dalla possibilità di essere sostenuti dalle realtà bancarie.

Quali casi avete avuto nell’ultimo periodo?

Le problematiche sono state molte e di tipo diverso perché con la pandemia è cresciuto il disagio sociale. In un anno abbiamo aiutato circa 30 famiglie siciliane. Nello specifico, oltre l’usura, abbiamo avuto casi di debiti causati da prestiti di finanziarie, dipendenze critiche da giochi di azzardo online, da shopping compulsivo, separazioni familiari, malattie gravi, perdita del lavoro con pignoramento bancario di immobili e truffe.

In che modo avete aiutato?

Spesso, si tratta di una parte della società che soffre in silenzio che non ha acquisito la consapevolezza piena dei propri diritti. Dopo un primo momento di ascolto molto attento, in cui abbiamo una panoramica del caso, ne seguono altri più specifici per capire quali strade intraprendere per sostenere la persona o la famiglia che versa in gravi difficoltà. Agiamo in piena gratuità ma le situazioni sono spesso molto complesse ed articolate – dal punto di vista personale, familiare e lavorativo – e richiedono un lavoro in rete con altre realtà competenti.

Su quali aspetti specifici si stanno orientando per il momento le vostre attività?

Da alcuni mesi, stiamo approfondendo l’utilizzazione della legge 3 del 27/01 del 2012 conosciuta come ‘salva suicidi’. Questa norma consente di potere uscire fuori da una situazione di crisi profonda dovuta ai debiti. Nel percorso di accompagnamento della persona, le valutazioni specifiche del caso da parte di alcuni professionisti, vengono consegnate alle autorità giudiziarie competenti affinchè si azzeri la situazione debitoria. Nello stesso tempo stiamo pensando anche, interfacciandoci con altre realtà, ad altre forme di erogazione di piccoli prestiti in cui la Fondazione, oltre a fare da garante della persona  – che dovrà scomputare il prestito -, si farebbe carico degli interessi. Su un altro versante, invece, stiamo iniziando delle forme di collaborazione con l’università e poi continueremo, come in passato, ad impegnarci per le attività di prevenzione e sensibilizzazione sociale nelle scuole.

Il servizio che fate risponde concretamente a dei bisogni sociali?

Sì è proprio così. La prevenzione, la sensibilizzazione sociale e l’azione di aiuto concreto alle famiglie e ai singoli devono, però, continuare ad andare avanti interloquendo anche con i rappresentanti politici locali e regionali. In Sicilia oltre a noi – che ci muoviamo a livello regionale -, abbiamo la Fondazione antiusura di Messina che ha ricevuto i fondi dello Stato e a livello provinciale quella di Catania che non si avvale però ancora dei fondi statali erogando solo piccoli prestiti.

La Fondazione Ss. Mamiliano e Rosalia è espressione della diocesi di Palermo e fa parte della Consulta Nazionale Antiusura. All’interno della Fondazione operano tutti soggetti volontari, tra cui bancari, funzionari pubblici e privati e professionisti.

La Fondazione assiste persone fisiche o imprese individuali, non società, che si trovano in situazioni finanziarie compromesse dovute a eccessive esposizioni debitorie con banche e finanziarie alle quali non possono più richiedere personalmente prestiti, con conseguente rischio di cadere nell’usura.

La Fondazione vive grazie alle donazioni, elargizioni, lasciti e contributi di privati, comunità parrocchiali, istituzioni pubbliche e private. Utilizza anche una parte dell’8×1000 che la CEI destina alla diocesi.

Riproduzione autorizzata dall’autrice

 

LA RIFORMA DELLA LEGGE ANTI-USURA NON ENTRA IN FINANZIARIA

                                                         Consulta Nazionale Antiusura O.n.l.u.s.                                              Consulta Nazionale delle Fondazioni e Associazioni Antiusura O.n.l.u.s.                                                                                                                                                           “Giovanni Paolo II”

 

                                                                                    COMUNICATO STAMPA

LA RIFORMA DELLA LEGGE ANTI-USURA NON ENTRA IN FINANZIARIA

GUALZETTI: «SONO SORPRESO E SCONCERTATO. SI È PERSA UN’OCCASIONE PER DARE UNA RISPOSTA ALLE FAMIGLIE INDEBITATE. ORA È PIÙ ALTO IL RISCHIO CHE SI RIVOLGANO AL CREDITO ILLEGALE»

«Sono sorpreso e sconcertato». È questa la reazione di Luciano Gualzetti, presidente della Consulta nazionale San Giovanni Paolo II e direttore di Caritas Ambrosiana, di fronte alla bocciatura degli emendamenti alla Legge di Bilancio che avrebbero consentito di migliorare la legge 108 antiusura.

«Quegli interventi sulla normativa avrebbero permesso, senza aggravi di costi per lo Stato, di utilizzare in maniera più efficace le risorse già oggi perviste facendo arrivare in maniera più tempestiva gli aiuti alle famiglie – spiega Gualzetti –. Invece, nonostante, il parere favorevole di autorevoli voci istituzionali, come quella del commissario straordinario del governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Giovanna Cagliostro, per ragioni che non riusciamo a comprendere, il provvedimento non è stato dichiarato ammissibile dalla Commissione che lo stava esaminando, per cui non entrerà nella Manovra finanziaria».

Secondo Gualzetti «si è persa una grande occasione per dare una risposta pronta a migliaia di famiglie che stanno attraversando un momento molto delicato».

«Chi si è impoverito durante la pandemia – ricorda il Presidente della Consulta Nazionale Antiusura –, oggi è costretto ad indebitarsi per pagare le bollette, le spese condominiali o l’affitto. Non è difficile immaginare, che queste persone, non potendo accedere al credito legale, si affidino a quello illegale gestito spesso dalla criminalità  organizzata. Contro il diffondersi di questo fenomeno, che favorisce il radicamento delle mafie, le Caritas diocesane e le Fondazioni antiusura, per la loro presenza capillare nei territori, rappresentano un baluardo, perché spesso riescono ad intercettare le famiglie in difficoltà prima che cadano nelle mani di chi promette soldi facili senza troppe garanzie, salvo poi pretenderli indietro a tassi d’interesse esorbitanti con minacce e violenze. Ma per essere efficaci contro il welfare criminale che assoggetta le famiglie, abbiamo bisogno di strumenti più snelli e di fonti certe di finanziamento».

Gli emendamenti proposti andavano in quella direzione, perché, consentivano di facilitare l’accesso al Fondo di prevenzione (articolo 15) e estendevano la platea dei beneficiari del Fondo di solidarietà (articolo 14) dalle imprese alle famiglie: due principi al centro del progetto di riforma della legge 108 del 1996 promosso dalla Consulta Nazionale Antiusura e sulla quale, in particolare, ha lavorato Antonella Sciarrone Alibrandi, prorettore della Università Cattolica.

«Benché sembrasse che vi fosse un ampio e trasversale consenso su questi provvedimenti, abbiamo appreso che con l’eccezione degli onorevoli che li avevano proposti nessun altro li ha appoggiati, mentre ne sono stati approvati molti altri che per la loro varietà e particolarità sembrano più il frutto di logiche clientelari che rispondere alle reali esigenze del Paese. Dobbiamo, quindi, constatare che purtroppo hanno prevalso altre priorità rispetto alla volontà di proteggere i più vulnerabili», conclude Gualzetti.

Bari, 23 dicembre 2021

                                                                     Ufficio Stampa                                                                                                                                                                                 Consulta Nazionale Antiusura

                                                        

 _________________________________________________________________________________________________Consulta Nazionale Antiusura “Giovanni Paolo II” o.n.l.u.s. – Via dei Gesuiti, 20 – 70122 Bari – C.F.: 93254960722 tel: 0805235454 – fax: 0805225030 – sito web: www.consultantiusura.it – e-mail: info@consultantiusura.it

ACCORDO TRA ICCREA E CONSULTA NAZIONALE ANTIUSURA

La Fondazione Ss. Mamiliano e Rosalia di Palermo ha aderito all’accordo firmato il 19 luglio 2021 tra Iccrea Banca e Consulta Nazionale Antiusura “San Giovanni Paolo II” Onlus.

L’accordo intende rafforzare l’impegno delle banche aderenti all’ICCREA e le Fondazioni antiusura nel contrasto al fenomeno dell’usura per generare sul territorio un percorso virtuoso e un’azione concreta per evitare che le fasce più deboli vengano esposte ai rischi e alle conseguenze legate a questo drammatico fenomeno ancora fortemente attuale.

Il Credito Cooperativo, fin dalla sua nascita, ha fatto della lotta all’usura una colonna portante della sua azione. Il ruolo sociale che ciascuna Banca di Credito Cooperativo presente nel territorio nazionale svolge per le proprie comunità non si limita all’erogazione di prodotti, servizi e consulenza, ma vuole essere una spinta allo sviluppo e soprattutto alla protezione delle fasce più deboli e a rischio, anche attraverso azioni di educazione finanziaria e al risparmio.

Iccrea Banca è la Capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, il maggiore gruppo bancario cooperativo italiano, a capitale interamente italiano, ed è costituito da 130 Banche di Credito Cooperativo radicate nel territorio, insieme ad altre società bancarie, finanziarie e strumentali controllate da Iccrea Banca.

La Consulta Nazionale Antiusura “San Giovanni Paolo II” Onlus è un’associazione volontaria di Fondazioni e Associazioni antiusura a carattere regionale, provinciale o comunale. Ad oggi ne fanno parte 32 soggetti distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Ispirandosi alla Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica e in sintonia con le direttive della Conferenza Episcopale Italiana, ha il suo punto di forza nel campo dell’assistenza sociale, legale, amministrativa e della beneficienza per promuovere la solidarietà, la prevenzione e la cultura della legalità in tema di denaro e di prestito.

A seguito di tale adesione all’accordo è già stata firmata la Convenzione tra la Fondazione Ss. Mamiliano e Rosalia e la Banca di Credito Cooperativo di Altofonte e Caccamo e sono in corso trattative per intese con altre BCC.

EMERGENZA CORONAVIRUS

Gli uffici della Fondazione ricevono solo su appuntamento. Chiamare i numeri 091 324482 / 340 8611908, dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9:30 alle 13:00.

 Per l’ingresso agli uffici è obbligatorio l’uso della mascherina.

 

 

CONSULTA NAZIONALE ANTIUSURA: BLOCCO AUTOMATICO DEI PIGNORAMENTI ANCHE PER LE FAMIGLIE SOVRAINDEBITATE

GUALZETTI: «PROTEGGIAMO CHI STA RIENTRANDO DAI PROPRI DEBITI DALL’AGGRESSIVITÀ DI SOCIETÀ DI RECUPERO CREDITO SENZA SCRUPOLI»

“Sia esteso anche alle famiglie il blocco automatico delle azioni esecutive nelle procedure di sovra-indebitamento così come è stato previsto per le aziende”.

È l’appello della Consulta Nazionale Antiusura “Giovanni Paolo II”, che insieme alle 32 Fondazioni Antiusura operanti sul territorio nazionale e ad altre organizzazioni della società civile, si sono fatte promotrici in questi mesi di diverse iniziative a favore dei soggetti più deboli schiacciati sotto il peso dei propri debiti.

Oggi un’impresa in fallimento, quando chiede al giudice di avviare il concordato preventivo, durante tutto il processo di rinegoziazione può beneficiare di un ombrello protettivo (tecnicamente automatic stay) che salvaguarda il proprio patrimonio dalle azioni dei suoi creditori. Questo principio in Italia non vale per le famiglie. In questo modo può accadere che la persona sovra-indebitata subisca il pignoramento dello stipendio, della pensione, dell’auto, o si ritrovi con la propria casa all’asta, prima ancora che il gestore della crisi nominato dal giudice, proponga ai suoi creditori un piano di rientro.

Tale lacuna legislativa rischia quindi di rendere inefficaci anche le nuove norme recentemente introdotte, come ad esempio la sospensione di sei mesi delle esecuzioni immobiliari che proprio le Fondazioni Antiusura e la Caritas insieme ad altri soggetti della società civile avevano proposto al governo di prevedere in ragione dell’eccezionale crisi economica e sociale seguita alla diffusione della pandemia di Covid.

Con l’approvazione del decreto Milleproroghe nel Consiglio dei Ministri del 24 dicembre, le procedure esecutive sulla prima casa sono state sospese fino al 30 giugno 2021, proprio al fine di contenere gli effetti negativi dell’emergenza epidemiologica.

«Avremmo voluto che la sospensione oltre a riguardare le prime case fosse applicata anche a negozi, uffici e laboratori utilizzati per produrre reddito. Così, purtroppo, non è stato. In ogni caso, grazie a questa norma 90 mila famiglie in Italia gravemente indebitate potranno tirare un sospiro di sollievo in un momento molto difficile per l’economia del Paese. Ora non rendiamo vane le loro speranze: proteggiamo i loro patrimoni dalle azioni di società di recupero credito che anche in questi tempi così difficili continuano ad essere molto aggressive», dichiara Luciano Gualzetti, Presidente della Consulta Nazionale Antiusura.

Bari, 21 gennaio 2021

Ufficio Stampa

Consulta Nazionale Antiusura

 

BANDO DI CONCORSO “PREMIO GIOVANNI D’ANNA” – SCADENZA 31 LUGLIO 2022

Il Dipartimento di Giurisprudenza della Libera Università Maria Ss. Assunta – LUMSA – di Palermo bandisce un concorso per l’assegnazione di una borsa di studio di 1.500 euro finanziata dalla Fondazione Antiusura “Ss. Mamiliano e Rosalia” di Palermo.

Il premio è destinato a una tesi di laurea di un laureato in Giurisprudenza nel medesimo Dipartimento che abbia recato un contributo agli studi nell’ambito dei rapporti creditori e della tutela del contraente debitore in posizione di debolezza economica, con particolare riguardo alla figura del c.d. sovraindebitamento.

La borsa di studio è intitolata alla memoria di Don Giovanni D’Anna, socio fondatore della Fondazione Antiusura Ss. Mamiliano e Rosalia, scomparso il 31 dicembre 2019.

Don Giovanni D’Anna è stato uno dei primi diaconi della storia della Chiesa Palermitana ordinati dal cardinale Salvatore Pappalardo e insegnante di “Diritto” e poi preside dell’Istituto “San Luigi Gonzaga” di Palermo.

Per maggiori informazioni consultare il bando allegato:

Premio Giovanni D’Anna.

 

Fondazione Antiusura Palermo: rinnovo del Consiglio Direttivo

Nella seduta svoltasi in data odierna il Consiglio Direttivo della Fondazione Antiusura di Palermo ha proceduto alla nomina del Presidente e del Vice Presidente.

Il Consiglio, che dura in carica tre anni, risulta formato dai seguenti membri:

Dr. Vittorio Alfisi – Presidente

Dr. Francesco Furnari – Vice Presidente

Mons. Benedetto Genualdi – Consigliere

Don Giovanni Basile – Consigliere

Diac. Don Onofrio Catanzaro – Consigliere

RDC, ALLEANZA CONTRO LA POVERTA’: NON E’ IL MOMENTO DI TOGLIERE IL SOSTEGNO A CHI HA BISOGNO

                                                 

Comunicato stampa 16 novembre 2020

I dati diffusi da INPS relativi al Reddito di Cittadinanza ci confermano che circa 400 mila nuclei beneficiari della misura di contrasto alla povertà hanno perso la mensilità di ottobre, pur avendo i requisiti per avere il rinnovo. La previsione normativa del RdC dispone infatti la durata di erogazione nei limiti dei 18 mesi, a prescindere dalla sussistenza della condizione di bisogno, con la possibilità di chiedere il rinnovo del beneficio ma con la certezza di perdere un mese di erogazione.

Non è il momento storico di togliere un sostegno economico a chi permane in una condizione di bisogno!

Nei prossimi mesi saranno altre centinaia di migliaia le famiglie che si vedranno interrompere il Reddito di Cittadinanza pur restando nei parametri economici per riceverlo, così come è e sarà drammaticamente crescente il numero di persone che vedrà la propria condizione di vita peggiorare per le conseguenze economiche e sociali della crisi. A queste migliaia di persone il Governo deve garantire un sostegno adeguato, a partire da chi è o rischia di cadere in condizione di povertà.

Chiediamo, dunque, al Governo, nella predisposizione della Legge di Bilancio, di accogliere le nostre proposte per migliorare e rafforzare il Reddito di Cittadinanza e la sua capacità di contrastare la povertà, sostenendo e prendendo in carico le persone in difficoltà:

− Sostenere le famiglie numerose e con minori, sostituendo l’attuale scala di equivalenza con quella ISEE.

− Non discriminare i cittadini stranieri, riducendo a 2 gli anni di residenza ed eliminando l’obbligo di presentazione di certificazione aggiuntiva.

− Sostenere chi è caduto recentemente in condizioni di povertà, innalzando temporaneamente la soglia ISEE di accesso alla misura a 15.000 euro e modificando i requisiti patrimoniali, facendo confluire sul Rdc chi ha fino ad ora beneficiato del REM.

− Eliminare la sospensione di un mese del Rdc per i nuclei che hanno diritto al rinnovo.

− Agevolare l’utilizzo dell’ISEE corrente anche in presenza di una recente perdita di patrimonio.

− Rafforzare i servizi sociali dei comuni, incrementando il Fondo Povertà e assumendo il personale ad essi dedicati.

− Assicurare a tutti i nuclei beneficiari del RdC la valutazione multidimensionale dei bisogni e un’adeguata presa in carico.

 

CONSULTA NAZIONALE ANTIUSURA: DON BASILIO GAVAZZENI ELETTO VICE PRESIDENTE

Nel corso della prima riunione del nuovo Consiglio Direttivo, tenutasi il 4 novembre, è stato eletto Vice Presidente della Consulta Don Basilio Gavazzeni.

Don Basilio Gavazzeni è presidente della Fondazione Lucana Antiusura “Mons. Vincenzo Cavalla” a Matera, membro della Congregazione Monfortana presso Matera e Amministratore parrocchiale della parrocchia SS. Crocifisso di Matera, nonchè Assistente ecclesiastico presso l’Associazione Italiana Maestri Cattolici di Matera.

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